Non pensate che un apparecchio a buon mercato sia la soluzione.
"Congegni" che sono solo amplificatori e non sono applicati con una terapia protesica da un Audioprotesidta laureato, non sono apparecchi acustici e sono da evitare !!!
Affidatevi soltanto a professionisti qualificati e che partecipano a continui aggiornamenti.
Informatevi prima di affrontare applicazioni errate che potrebbero peggiorare il vostro udito
Seguite i consigli soprattutto di amici che hanno il vostro stesso problema e sono stati aiutati dal loro Audioprotesista.
Chi si è trovato bene è il miglior ambasciatore!
Chi è un Dottore in Audioprotesi?
è il professionista sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione, protezione e riabilitazione del deficit della funzione uditiva. Può avere una formazione accademica sia presso il corso di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie sia frequentando Master di I e II livello di specializzazione. Egli svolge la propria attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protettivi per la prevenzione e la correzione dei deficit uditivi. Espleta l'attività della professione con gli atti della propria competenza, in piena autonomia e propria responsabilità.
Perché scegliere me?
Perché il 1 aprile scorso ho compiuto 48 anni di professione e ho una certa esperienza! Perché in tutto questo tempo sono arrivata alla conclusione che non basta acquistare gli apparecchi acustici per risolvere il problema dell'ipoacusia di una persona, ma bisogna seguire un percorso di riabilitazione all'ascolto seguendola da vicino. Non si riesce a definire il problema sottoponendo il paziente a un rapido esame tonale durante il quale vengono ricevuti gli stimoli su sole quattro frequenze!
Una visita accurata dura almeno un'ora e durante questo tempo egli si sottopone ad una visita otoscopica (in un video, il paziente vede come è fatto il suo condotto e se è ostacolato, per esempio, da un accumulo di cerume, in tal caso gli esami non possono essere effettuati), dopo, tramite una cuffia, vengono inviati i toni che possono essere gravi-medi-acuti. Questo però non basta… fondamentale è l'esame vocale, durante il quale vengono inviate le liste di parole che la persona deve riconoscere. Su ogni lista di 10 parole se la persona è riconosciuta 8 è una cosa, se ne comprende solo 2, la cosa è seria. Una volta eseguiti tutti gli esami riesco a comprendere esattamente quali sono le problematiche del paziente e regolare gli apparecchi acustici adattati allo specifico caso. Fatti indossare gli apparecchi acustici al paziente, intraprendo una conversazione con lui, con i suoi accompagnatori o altre persone presenti in studio.
Se tutto è ok, accompagno il paziente fuori in una passeggiata all'aperto, in mezzo al traffico della nostra città e se la persona, malgrado il rumore che ha intorno, discrimina le parole della conversazione non avendo nessun fastidio, vuol dire che gli apparecchi acustici sono stati, per il momento, regolati perfettamente. Perché scrivo “per il momento” Perché dopo che la persona ha vissuto anni sentendo sempre meno, non posso regolare subito gli apparecchi col massimo della regolazione, perché le orecchie sono come addormentate e regolare la definitiva intensità in dB, darebbe solo fastidio. In questo caso la persona arriverà alla conclusione di aver fatto un acquisto sbagliato, toglierebbe gli apparecchi che chiuderebbe inesorabilmente dentro un cassetto! La cosa terribile è che probabilmente non si avvicinerà più ad un Centro acustico anche in caso di difficoltà . Per questo il paziente va seguito nel tempo, regolando gli apparecchi costantemente, consigliandolo di tenere un diario delle sue esperienze uditive e in questo modo si otterrà la sua massima soddisfazione . Il merito sarà certo il mio, ma anche del paziente che si sarà affidato a me con fiducia, sicuro della piena soluzione di tutti i suoi problemi di udito.
A questo io personalmente, aggiungo l'assistenza gratuita per tutta la vita anche a domicilio, quando avverrà il momento in cui la persona non potrà venire presso il mio Centro Acustico. In questo modo il paziente sarà uno di famiglia e diventerà il miglior ambasciatore del mio modo di lavorare!
Per questo vi ricordo, PREVENZIONE MASSIMA : purtroppo l'ipoacusia (perdita progressiva dell'udito) non arriva solo a 80 anni ed è una cosa così infida che, quando ce ne accorgiamo sul serio, è già troppo tardi e abbiamo perso molta della capacità uditiva che avevamo una volta!